il racconto di un progetto di public art che dall’Aprile del 2009 coinvolge persone, cose, storie, viaggi, ricordi - tutto prende forma da un piccolo mago - un work in progress - tanti oggetti che di volta in volta vengono barattati - un mazzo di carte - tante storie che si intrecciano - persone che si raccontano attraverso un oggetto - un gioco infinito
mercoledì 29 settembre 2010
la lanterna
una lanterna rossa prende il posto dello "scaldapensieri", è bello osservare come un'oggetto che si accende e scalda, lasci il posto ad un altro che si accende, illumina e scalda.
Effettivamente la scelta da parte di S. non è stata casuale.
Spesso la sera si trovava a pensare, scrivere, ma soprattutto suonare alla luce della lanterna e proprio per questo motivo era così legato all'oggetto; così lo scaldamani è stato preso immaginando di poter intiepidire le mani prima di suonare al freddo.
La lanterna racchiude al suo interno un testo scritto al lume della sua candela, chi la riceverà potrà decidere cosa farne, leggerlo e forse poi bruciarlo... a lui la libera scelta.
venerdì 24 settembre 2010
lo scaldapensieri
Ecco un altro oggetto insolito del quale ignoravo l'esistenza, si tratta di uno scaldamani, ma G. ha deciso di battezzarlo "scaldapensieri".
Gli è stato regalato da un'amica.
Per attivarlo è sufficiente dare fuoco al pezzo di carbone, chiudere il cofanetto verde ed il gioco è fatto, emanerà calore per lungo tempo.
Mi sono innamorata immediatamente di questo oggetto, mentre lo tenevo tra le mani ho immaginato il calore e la sensazione di gradevole protezione che sarà capace di dare.
Riporto ciò che mi è stato scritto da G. quando ha visto la tavoletta degli schemi di pallacanestro che poi ha ricevuto:
"Finalmente un oggetto Maschio.
Lo metterò in cucina per scriverci poesie d'amore e la lista della spesa.
Un oggetto maschio nella cucina delle pollastrelle...."
La colonna sonora di questa storia è: Drive di Marissa Nadler
lunedì 20 settembre 2010
la tavoletta degli schemi di pallacanestro
per la prima volta dall'inizio del "gioco", mi trovo tra le mani un oggetto di cui non conoscevo l'esistenza: una tavoletta che si utilizza durante le partite di pallacanestro per definire gli schemi, che vengono tracciati sulla stessa con un pennarello.
Apparteneva a F. dal 1995 quando l'aveva ricevuta a sua volta dal fratello che faceva l'arbitro. Effettivamente questo si può notare dalle iscrizioni che si trovano sia davanti che dietro la tavoletta.
Leggere tracce sono rimaste sulla sua superficie, come quando sulla spiaggia le impronte vengono lentamente cancellate dal passaggio delle onde, ma in fondo non cessano mai di esistere.
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