lunedì 19 marzo 2012

Il portachiavi e le chiavi

L. dice di aver trovato l'oggetto da barattare parecchie settimane fa rovistando dentro un cassetto e di averlo messo da parte in attesa che venisse il suo turno di scambio. Qualche tempo fa le era sfuggito un oggetto che era stato preso da un'altra persona, ma questa volta è stata velocissima, il Tóncc è rimasto con me meno di una settimana. Mi racconta che mentre cercava qualcosa di significativo ha ritrovato il portachiavi, che aveva nascosto nel cassetto molto tempo fa per allontanare il ricordo di un'amica ormai molto lontana. Anche lei ne possiede uno uguale, chissà se lo usa ancora! A quello di L. sono attaccate due chiavi, che aprono due porte, forse una a Pavia e l'altra a Pisa e che raccontano di una casa, dell'università, della libertà, dell'amore, due chiavi che racchiudono come in uno scrigno ricordi di momenti preziosi.

martedì 13 marzo 2012

il Tóncc

Ho conosciuto D. un paio di settimane fa in occasione di una serata del baratto organizzata da un'amica in un piccolo circolo bergamasco, lì ci siamo lasciati con l'intenzione di rivederci per il baratto del fiasco. Così, ieri sera D. aveva già preparato tre possibili oggetti da scambiare e quando ha iniziato a raccontarmi del Tóncc non ho avuto dubbi. Meglio spiegare subito di cosa si tratta, il Tóncc è un gioco da tavolo ideato da D. e quello che mi consegna in cambio del fiasco è uno dei primi prototipi da lui realizzati. Ogni singola parte del gioco è fatta a mano, con materiali "poveri", questa è una delle caratteristiche essenziali. Mentre D. mi racconta del gioco comprendo quanta dedizione, passione, maestria sta mettendo in questo lavoro. Gran parte della sua casa è occupata dai vari pezzi del gioco che sta producendo, ognuno disposto secondo un preciso ordine: i Tóncc (tondi o piatti dal dialetto bergamasco) suddivisi per colore e simbolo, i pedoni, i sacchetti di juta... Non si può far altro che giocare una partita ed è bello che un nuovo gioco entri nel mio gioco.