martedì 30 marzo 2010

il cesto in attesa del suo custode


spesso, quando le dimensioni lo consentono, porto con me gli oggetti che intendo barattare, ma fino ad ora non ne avevo ancora utilizzato alcuno. Ho costudito in borsa orecchini, collane, mantella, amuleto, ma mai li ho indossati; ho tenuto una bicicletta che non ho mai cavalcato ecc. Ma ora accade che un cesto che da qualche settimana si sposta da un punto all'altro della mia casa in attesa di chi lo farà suo, richiama la mia attenzione.
Forse perché abituato a contenere sempre qualcosa dentro di sé si sente vuoto, è così che penso non sia male poterlo utilizzare per un poco in questo tempo di sospensione ed attesa.
Inizialmente diviene un contenitore di disegni, probabilmente perché solitamente raccoglieva riviste ed ora attira vicino a sé materiale cartaceo, ma un giorno emerge la sua vera natura, quella per cui è stato creato...
Partiamo, solo io e lui, in un pomeriggio di sole alla ricerca di fiori di biancospino, ma non è sempre così semplice trovare ciò che si va cercando ed infatti ritorno con un cesto colmo di primule, viole, assenzio e rosmarino, chi mai se lo aspettava...

mercoledì 10 marzo 2010

due di denari


è un periodo di veloci passaggi, ecco che poche ore dopo lo scambio amuleto-tappeto incontro chi terrà quest'ultimo per sé. Lui conosce bene il progetto, su una delle pareti di casa sua già è presente uno dei tarocchi del Bagatto-Baratto.
Aspetto un paio di giorni in modo che possa pensare con calma cosa scambiare, poi lo raggiungo. Ha pensato di consegnarmi un mestolo di legno acquistato durante un viaggio in Marocco, ma nella foga del momento l'oggetto viene lanciato, cade a terra e si scheggia. Inizialmente pensiamo di ripararlo, in un secondo tempo gli domando se è possibile sostituirlo con qualcos'altro; così ora ho tra le mani un cesto acquistato nel corso del medesimo viaggio, sempre nel deserto. La funzione di contenere viene preservata, così come la lavorazione artigianale di materiali naturali.
E' curioso il modo in cui viene interpretato il tappeto nella fotografia, questo viene posato su una spalla, lui dice ridendo che così li porta chi vuole venderli per le strade.
Dell'immagine mi colpiscono i due volti, che permettono alla carta di avere due versi di visione, quando il tarocco è capovolto si vede comunque il volto disegnato sul tappeto dritto e viceversa..

due di denari la sua aspirazione è realizzare la spiritualizzazione della materia..
da La via dei tarocchi di Alejandro Jodorowsky e Marianne Costa

domenica 7 marzo 2010

cinque di spade


non appena entra in gioco l'amuleto trovo chi se ne prenderà cura. Sembra quasi una gara, diverse persone una di seguito all'altra me lo chiedono. Io son felice che la prima è colei che la scorsa volta avrebbe preso gli orecchini, forse, penso, era destino che le cose andassero in questo modo.
La raggiungo in bicicletta in una soleggiata ma gelida giornata di marzo; mi mostra quello che riporterò a casa al posto dell'amuleto, un piccolo tappeto che proviene dal Messico. Sia l'amuleto che il tappeto mostrano una figura antropomorfa e questa non è la sola cosa che accomuna i due oggetti, entrambi son stati acquistati in luoghi molto lontani da altre persone che li hanno poi regalati o lasciati tra le mani di chi ora me li consegna.
Per quanto riguarda il tappeto, è quasi un'esigenza quella di lasciarlo partire, così da creare un nuovo libero spazio, un nuovo viaggio..

nel cinque di spade vediamo comparire in mezzo alle spade incrociate quella centrale che si dirige verso l'esterno. Appare un'idea che potrebbe trasformarsi in un ideale, in una strada da seguire.
da La via dei tarocchi di Alejandro Jodorowsky e Marianne Costa