martedì 30 marzo 2010

il cesto in attesa del suo custode


spesso, quando le dimensioni lo consentono, porto con me gli oggetti che intendo barattare, ma fino ad ora non ne avevo ancora utilizzato alcuno. Ho costudito in borsa orecchini, collane, mantella, amuleto, ma mai li ho indossati; ho tenuto una bicicletta che non ho mai cavalcato ecc. Ma ora accade che un cesto che da qualche settimana si sposta da un punto all'altro della mia casa in attesa di chi lo farà suo, richiama la mia attenzione.
Forse perché abituato a contenere sempre qualcosa dentro di sé si sente vuoto, è così che penso non sia male poterlo utilizzare per un poco in questo tempo di sospensione ed attesa.
Inizialmente diviene un contenitore di disegni, probabilmente perché solitamente raccoglieva riviste ed ora attira vicino a sé materiale cartaceo, ma un giorno emerge la sua vera natura, quella per cui è stato creato...
Partiamo, solo io e lui, in un pomeriggio di sole alla ricerca di fiori di biancospino, ma non è sempre così semplice trovare ciò che si va cercando ed infatti ritorno con un cesto colmo di primule, viole, assenzio e rosmarino, chi mai se lo aspettava...

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