domenica 21 febbraio 2010

l'amuleto


è un amuleto il nuovo oggetto che ricevo. Raggiungo a casa la custode degli orecchini a forma di orchidea, li aveva visti nel corso della scorsa ribotta-baratto...
Mi mostra un piccolo involucro di carta, lo apre ed appare una piccola maschera, un ciondolo che ha ricevuto in dono forse trent'anni fa. E' un amuleto africano che ha conservato per tutti questi anni e che ora ha deciso di far entrare in questo intricato labirinto di storie, persone, oggetti.
Non è necessario raccontare altro, a volte le immagini parlano da sole, si caricano di sogni, pensieri, desideri nascosti e forse le parole potrebbero guastare la magia di questo piccolo, ma prezioso oggetto propiziatorio.

giovedì 11 febbraio 2010

gli orecchini


la raganella rimane insieme a me quasi un mese e mezzo, forse l'oggetto che ho custodito più a lungo. Dopo aver tentato uno scambio non riuscito, propongo l'oggetto nel corso della prima "ribotta baratto" lombarda. Qui circolano cose di ogni tipo, per questo la raganella resta inosservata fino all'arrivo di un'amica che la scorge.
Non conosce ancora il progetto, così le spiego che questo non è un oggetto qualsiasi ma ha una lunga storia iniziata ad Aprile dello scorso anno.
Al termine del racconto mi offre degli orecchini che ha acquistato in Messico durante il suo viaggio di nozze, sono a forma di orchidea ed hanno due piccole gocce d'ambra.
Oltre a questo, penso io, lei è un'orafa, trovo quindi che l'oggetto sia ancor più azzeccato.
La raganella l'ha colpita perché a casa ne ha una più piccola, ma i suoi bambini non la possono toccare perché è stata prestata al padre da un amico, con questa finalmente potranno giocare.
Mi sembra giusto: un oggetto che è stato di un bambino e che ora potrà tornare a dei bambini.
Altro libero pensiero: la raganella sta a metà tra due gioielli, l'anello di un matrimonio poetico, gli orecchini di un viaggio di nozze reale, forse è questa la carta dell'innamorato?

mercoledì 10 febbraio 2010

il papa


al mio arrivo a Calice Ligure già alcune persone sanno la storia del magico oggetto che sto trasportando e vorrebbero entrarne in possesso. C'è chi ha già trovato l'elenco delle Pagine Bianche e mi chiede di confrontare l'anello con quello della fotografia.
Durante una serata del baratto ricevo molte offerte, ma penso che vorrei consegnarlo a chi veramente ne apprezzi la poesia.
In realtà ho già individuato una persona amante dell'arte, sempre curiosa ed entusiasta nei confronti di nuovi progetti.
Così, lo cerco nel suo bar poco prima di ripartire e sì, sarà lui il nuovo custode dell'anello.
Come immaginavo accetta ed è felice dello scambio.
Mi consegna una "raganella", dice che è stata costruita a mano e la possiede da quando era bambino. La suonava il giorno di Pasquetta per le strade del paese per richiamare le persone fuori casa così che gli regalassero qualche dolce.
Riparto con il mio nuovo oggetto alla ricerca di una nuova storia.

E se il papa parlasse:..tra la mia natura spirituale sublime e la mia umanità più istintiva, ho scelto di essere il luogo in cui si produce il rapporto. Sono al servizio di questa comunicazione tra il basso e l'alto, la mia missione è unire gli opposti apparenti.
da La via dei tarocchi di Alejandro Jodorowsky e Marianne Costa

sabato 6 febbraio 2010

l'anello della sposa del mare


è durante un viaggio a Prato che trovo la persona che si prenderà cura della fotografia. In macchina si parla di progetti, di arte, di molte cose, ho con me le carte dei tarocchi del baratto e le mostro alle compagne di viaggio.
E' un'artista che mi dice che la fotografia potrebbe esserle utile per un'installazione che deve preparare per una mostra che farà a Genova in occasione della giornata della memoria.
Trovo meraviglioso che questo oggetto possa diventare parte di un'opera d'arte, è come trovargli un nuovo significato, un nuovo modo d'esistere.
Ci accordiamo per incontrarci e dar luogo allo scambio. Nevica, la raggiungo a casa e mi mostra la cosa che ha pensato di barattare.
Si trova dentro una scatoletta di cartone, è un oggetto particolare: un galleggiante di una rete da pesca trasformato in un anello.
Lo ha trovato su una spiaggia di Noli, ed è poi diventato parte di una fotografia che ha vinto la copertina delle Pagine Bianche di Savona del 2009.
Trovo sia bellissimo, il pezzo di un'opera d'arte che porterò con me in treno, neanche a farlo apposta sto andando vicino al luogo in cui è stato raccolto.

venerdì 5 febbraio 2010

la fotografia in bianco e nero



La campana eolica risuona delicatamente nella mia borsa, come ad indicare costantemente la sua presenza. La accompagna una storia potente, in evidente contrasto con la sua natura tintinnante ed aerea. La racconto a chi si trova molto vicino per condividere quell’incontro così denso e mi giunge in risposta "..io ho un oggetto al quale tengo molto da darti in cambio di questo..". Dal trasporto col quale mi viene detta la frase capisco che non devo cercare ulteriormente, il nuovo custode è qui davanti ai miei occhi.
B. va a cercare qualcosa e torna con la fotografia in bianco e nero di un bambino. È un bimbo con il viso tondo ed i capelli ricci, che osserva con grandi occhi neri ciò che deve venire.
Ora capisco il significato di questo baratto "propiziatorio", non servono altre parole.
Sì, conosco perfettamente il bambino e la sua storia, così come la persona che ho di fronte, mia madre.
Visto che la campana deve risuonare libera al vento, lei sceglie un albero dove appenderla ed in quell'istante scatto la fotografia.

La colonna sonora di questa storia è: I giardini di marzo di Lucio Battisti


E se l'eremita parlasse:..tengo accesa la mia lanterna, la mia coscienza. Mi serve per guidare i passi di chi mi segue lungo la via che ho aperto. Ma risplende anche per segnalare me stesso: ho portato a termine tutto il lavoro spirituale che dovevo fare. E adesso, oh mistero infinito, vieni in mio aiuto.
Sono la fiamma e il richiamo. Ho compiuto la mia missione. Ora soltanto tu puoi proseguir

da La via dei tarocchi di Alejandro Jodorowsky e Marianne Costa

giovedì 4 febbraio 2010

il mondo


torno a casa con il computer, poi sono curiosa, lo accendo e trovo che contiene parecchie immagini, molto interessanti, scattate da chi me l'ha consegnato; solo in seguito verrò a sapere che l'autore lavora anche come fotografo.
Quest'oggetto all'apparenza anonimo, è carico di racconti e di vita.
Ora immagino che in molti lo vorranno, per questo su consiglio di un amico provo ad individuare qualche associazione o gruppo che potrebbe essere interessato allo scambio.
Un'amica che lavora in una comunità di donne pensa che a loro potrebbe esser utile.
Così, un pomeriggio le raggiungo e le conosco.
Sono ore molto intense, parliamo a lungo, mi fanno mille domande sul mio lavoro e su questo progetto in particolare; poi leggo i tarocchi ed infine una di loro fa da portavoce e mi propone lo scambio.
In questo caso è difficile trovare un oggetto che le rappresenti tutte, ognuna ha una storia diversa, così hanno pensato che ciò che le unisce è la soglia che hanno varcato quando hanno deciso di entrare in questo luogo e che varcheranno una volta terminato il loro soggiorno qui.
E l'oggetto simbolo che rappresenta questa soglia e una piccola campana eolica che si trova proprio sopra la porta, ogni qual volta una persona entra o esce la campana segnala il suo passaggio.
Dicono:"..è ciò che ci ha accolte la prima volta che siamo entrate qui.."
Così prendono la scala e la staccano dal soffitto, poi se la passano e la fanno suonare per l'ultima volta prima di consegnarmela.
E' un momento molto toccante, mai avrei pensato di tener tra le mani un oggetto così prezioso e delicato.
Ora è una grossa responsabilità trovar la persona adatta che ne comprenda il valore.
Per i miei tarocchi la loro carta rappresenta "il mondo".


e se il mondo parlasse:..lascia che l'intera tua materia, con i suoi inevitabili bisogni, si abbandoni alla trasparenza che mi anima. Allora sarai padrone del tuo universo. Nel tuo intimo, le tue passioni non potranno travolgerti, i tuoi pensieri non ti distruggeranno e il tuo corpo non ostacolerà la tua essenza.
Sono il fiore effimero che nasce costantemente dall'abisso...
da La via dei tarocchi di Alejandro Jodorowsky e Marianne Costa

lunedì 1 febbraio 2010

la ruota della fortuna


partecipo ad una nuova "ribottabaratto" nella casa dove il progetto ha avuto origine, questa volta non riesco a portare il mio nuovo oggetto, è troppo grande per un viaggio in treno!
Con me ci sono però le carte fin'ora create, in questo modo posso raccontare del progetto, qualcuno già lo conosce e in breve mi viene proposto uno scambio: la ruota del carro per un computer portatile.
Sono stupita..accetto. Effettivamente il proprietario del computer ogni volta che ha partecipato a feste del baratto si è divertito a giocare con le più bizzarre proposte.
Riparto il giorno successivo, rischiando di non riuscire ad incontrarlo per lo scambio, mi insegue fino alla stazione in moto per consegnarmi il suo oggetto, il mio gli arriverà a distanza di un paio di mesi, nel frattempo i miei baratti proseguono.
Dice che appenderà la ruota all'ingresso della sua casa sopra la porta.

E se la Ruota della Fortuna parlasse:..ho conosciuto tutte le esperienze. Ho imparato che tutto quello che finisce comincia. Ho imparato che tutto quello che si eleva ridiscende, e tutto quello che ridiscende si eleva. Ho imparato che tutto quello che circola finisce per ristagnare, e tutto quello che ristagna finisce per tornare in circolo.
da La via dei tarocchi di Alejandro Jodorowsky e Marianne Costa