giovedì 17 febbraio 2011

la valvola cardiaca



Penso che Ganesha si trovi agio nella sua nuova dimora, accanto a lui altre divinità ed un demone...
Al suo posto torna a casa insieme a me un piccolo oggetto che non avevo mai visto ne toccato; è estremamente affascinante ed all'apparenza così delicato e semplice che risulta difficile pensare che si tratti di una valvola cardiaca meccanica.
A. pensava di utilizzarla come dilatatore dell'orecchio; ciò che lo interessa di questo oggetto è la sua natura altamente tecnologica che va ad intersecarsi profondamente con quella biologica del corpo umano.
A me piace la sua capacità di aprire e chiudere gli emidischi alla minima oscillazione, alla minima emozione..

La colonna sonora di questa storia è: Pop Porno di Il Genio

sabato 12 febbraio 2011

Ghanesha e il sole


il modo migliore per raccontare dello scambio con M. è iniziare dalle sue parole, così dice del ciondolo a forma di sole:
"penso che questo oggetto sia incline alla mia ricerca e alla mia sensibilità. Il simbolo del sole mi sta accompagnando da alcuni anni, nel mio tentativo di lettura ermeneutica a proposito del coro di Lotto. E tutto è partito da un mio viaggio in India, con il contatto dei simboli solari posti nei templi indu. Ma prima ancora, la ricerca sugli archetipi alchemici mi ha condotto alla potenza evocativa del sole-zolfo-oro e a tutte le correlazioni simboliche. Il libro che sto scrivendo sul coro di Lotto è tutto legato alla figura del sole nella cultura neoplatonica. Sole che era visto come immagine visibile dell'ineffabilità del mondo divino. Il fatto che l'oggetto del baratto sia intagliato nel lapis lazuli (pietra a me sacra per inclinazione e per affinità) apre a innumerevoli declinazioni del mio pensiero. Quindi il caso, componente essenziale del destino, mi sembra abbia portato qui, ora, in questo momento della mia vita, questo oggetto magico."
Da quanto scritto si deduce il collegamento con l'oggetto che mi viene consegnato: una piccola scultura raffigurante Ganesha acquistata in Rajastan, in un tempio tra Jaipur e Jodpur.
Ganesha, il signore della conoscenza, è il protettore di chi si accinge a scrivere, o meglio di chi desidera veicolare attraverso la scrittura ogni forma di "illuminazione".

lunedì 7 febbraio 2011

il ciondolo


è in un pomeriggio di sole quasi primaverile che incontro A. La sua casa così luminosa e accogliente è il luogo dell'incontro.
Dopo una lunghissima chiacchierata comincio a vedere gli oggetti che ha preparato per me, ancora non ha deciso cosa consegnarmi.
Mi mostra: un frammento del muro di Berlino, un bossolo, un corno animale, due spille; ognuno con la propria storia. Ma solo dopo aver ascoltato il racconto della maschera che sto per consegnarle, dice che forse potrebbe darmi un'altra cosa, che ha una storia così profonda e densa che non può essere raccontata.
Lei ne è stata la custode per molti anni, più di tredici ed ora il sole di lapislazzuli può ritrovare la sua anima luminosa, è il giorno perfetto, la maschera può celare e nascondere e il sole tornare alla luce..

la paura


ho sempre trovato inquietanti le maschere, ma è così bello mettersi in gioco!
Quando e dove indossarla?
L'inaugurazione di una mostra sulla paura è forse il luogo perfetto, ma non dentro "le stanze" è meglio nel parco, al buio.. i miei occhi non possono vedere, ma la pelle percepisce una presenza, lo orecchie odono dei sussurri, il naso raccoglie profumi difficili da identificare, tutto avviene in brevi ed intensi istanti.
Ora posso lasciarla al nuovo custode, io l'ho già vissuta.

giovedì 3 febbraio 2011

la maschera di pelle


il 28 Agosto 2010 si è avverata una fantasia che R. aveva da tempo e tutto grazie alla maschera di pelle nera.
Il potere dell'oggetto è di celare l'identità di chi lo indossa, per questo diventa più semplice liberarsi dalle proprie inibizioni e dar luce al proprio lato nascosto.
Chissà cosa accadrà a chi prenderà la maschera?