venerdì 1 settembre 2017

i porta caramelle di porcellana


Io e C. non ci eravamo mai incontrate prima d’ora. 
Con una sensazione di leggera euforia l’ho raggiunta al bar in centro.
E’ stato piacevole raccontarsi reciprocamente, come se la non conoscenza generasse una forma di libertà e leggerezza non abituali.
C. ha saputo del mio progetto tempo fa per una serie di incastri curiosi e lentamente in modo quasi
inconsapevole siamo giunte a questo incontro.
Ha portato con sé due oggetti fratelli, che raccontano di un lungo cammino in condivisione.
Sono dei porta caramelle di porcellana dipinta a mano, che erano stati donati nel 1948 ai suoi genitori in occasione delle loro nozze.
Lei li conservava a casa da molti anni, una memoria fragile e preziosa legata in particolare alla madre, figura che con la sua capacità di sorridere ha accompagnato C. nel corso della vita, sia nella quotidianità che nei sogni.
Mi piace l'incontro tra questi due oggetti nati per contenere dolcezza che prendono il posto di Ira e Tristezza, i due libri che avevo con me. 
E' come se una piccola trasformazione a partire da sentimenti così difficili da gestire si sia già attuata.
Ed ora dallo spazio immaginativo a quello della realtà tangibile il passo è breve. 
Continuo a restare in ascolto.

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