il racconto di un progetto di public art che dall’Aprile del 2009 coinvolge persone, cose, storie, viaggi, ricordi - tutto prende forma da un piccolo mago - un work in progress - tanti oggetti che di volta in volta vengono barattati - un mazzo di carte - tante storie che si intrecciano - persone che si raccontano attraverso un oggetto - un gioco infinito
venerdì 22 gennaio 2010
due di coppe
Nel luogo ove è nato il progetto "il diavolo" dei miei tarocchi ha deciso di organizzare una Ribotta Baratto, ovvero una serata dove ogni partecipante porta qualcosa da mangiare e bere oltre a tutti gli oggetti che non ha più intenzione di tenere e che vorrebbe scambiare con quelli degli altri.
Allestisco il mio spazio con un sacco di cose, alcune delle quali davvero improponibili, ma ciò che mi importa veramente è di incontrare qui qualcuno che voglia prendere in custodia i sandali infradito.
Quasi al termine della serata, quando mi ero ormai data per vinta arriva una ragazza che non conosco, porta con sé uno Djembè di terracotta marmorizzato, è l'oggetto che vorrebbe barattare. In molti le propongono cose di ogni genere in cambio ma decide di scambiarlo con me.
E' strano, è il primo personaggio del gioco che non conosco e che ho incontrato fortuitamente solo per un istante, infatti così come è arrivata sparisce, rimane soltanto una traccia del suo veloce passaggio nel ritratto sorridente che riesco a scattare, mentre nel buio si muovono altre figure impegnate in chissà quali scambi.
Le Coppe simboleggiano la vita emozionale. Il Due di Coppe rappresenta dunque l'accumulo di sentimenti, la preparazione all'amore.da La via dei tarocchi di Alejandro Jodorowsky e Marianne Costa
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